Il convegno nazionale “Città Ideali: visioni e progetti per il futuro urbano” si è tenuto il 14 e 15 giugno a San Martino al Cimino – presso la prestigiosa Biblioteca dell’Abbazia Cistercense – segnando la costituzione ufficiale della Rete delle “Città Ideali”, con l’adesione di Sabbioneta (Mantova) e Sabaudia (Latina)

Dopo l’introduzione di Massimiliano Capo, coordinatore del convegno, e Giulia Marchetti, presidente di Italian Human Connections ETS, i lavori sono stati aperti dal Vescovo di Viterbo e Abate di San Martino al Cimino, Orazio Francesco Piazza, il quale ha espresso grande apprezzamento per l’idea di costituire una Rete delle Città Ideali: «Auguro si realizzi perché questo grande sforzo non è utopico ma positivo, possibile, concreto». Ha aggiunto che l’uomo è un animale sociale che necessita di comunità e di riconoscersi negli altri; è nostro compito costruire le modalità affinché ciò sia possibile. Ha poi concluso: «Vi auguro un buon lavoro e vi prego di tenermi impegnato in questo progetto, perché devo esserne parte. Architetti, filosofi, sociologi, economisti, politici… Diamoci da fare, noi ci saremo!».

Le parole del Vescovo sono state condivise nei saluti istituzionali della sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, e del consigliere regionale Daniele Sabatini, il quale ha annunciato anche la presentazione in consiglio regionale della legge di semplificazione urbanistica, auspicando che «riflessioni come quelle emerse dal convegno possano influenzare positivamente il dibattito legislativo». I saluti sono giunti anche dall’on. Mauro Rotelli, recentemente riconfermato alla guida della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati. Tra i presenti anche l’Assessore alla Capitale Europea della Cultura e vice sindaco di Viterbo Alfonso Antoniozzi, nonché altri assessori e consiglieri.

La presenza inoltre degli amministratori di altre Città Ideali ha sottolineato l’importanza e la concretezza dell’iniziativa che ha di fatto posto la pietra fondativa della costituzione della Rete. Marco Pasquali, primo cittadino di Sabbioneta, accompagnato dal vicesindaco Franco Alessandria, ha ringraziato i promotori dell’iniziativa per il coinvolgimento nella fase embrionale di costituzione della rete, evidenziando quanto la sua città, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e modello rinascimentale di Città Ideale per eccellenza, può portare un importante contributo al progetto, forte delle reti nazionali ed europee di cui è già parte. L’assessore all’urbanistica di Sabaudia, Vittorio Tomassetti dopo aver portato i saluti del sindaco Alberto Mosca, ha ringraziato gli organizzatori del convegno, annunciando l’adesione al progetto: «Sabaudia intende unirsi alla costituenda rete, le cui esperienze evidenziano l’importanza del recupero e della rigenerazione urbana». Tomassetti ha ribadito che le “Città Ideali” esprimono qualità del “buon vivere” ed ha sottolineato l’importanza delle parole del Vescovo sul bisogno di comunità e di riconoscimento umano.

Il convegno ha visto alternarsi relatori di spicco che hanno approfondito il concetto di “Città Ideale”. Sono intervenuti Antonio Rocca, Giulio Curti, Raffaele Pelorosso, Saverio Giulio Malatesta, Alessio Patalocco e Giuseppe Romagnoli. Le riflessioni emerse hanno sottolineato che le “Città Ideali” non sono utopie ideologiche o città utopistiche con manifesti per lo più astratti, ma piuttosto esperienze concrete che, con la loro specificità, producono spunti e riflessioni utili per nuove iniziative. Il concetto di “Città Ideale” è stato inteso come una comunità che va oltre il luogo fisico e i confini geografici predefiniti, enfatizzando l’appartenenza e la connessione. Si è discusso del recupero e della rigenerazione urbana come temi imprescindibili per le città italiane ed europee, mutuando esperienze che generano “qualità” e “buon vivere”.

Rete nazionale delle "città ideali"

La seconda giornata del convegno, domenica 15 giugno, si è aperta con un’avvincente passeggiata alla scoperta della Città Ideale di San Martino al Cimino, accompagnati dal divulgatore storico Colombo Bastianelli. I numerosi partecipanti sono stati equipaggiati con cappelli per il sole, zaini e materiali didattico-informativo.

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con un tavolo condiviso, aperto alla cittadinanza, finalizzato a raccogliere idee e proposte per la “Città Ideale”. L’incontro è stato coordinato da Virgilio Gay, direttore nazionale simtur (Società Italiana Professionisti della Mobilità e del Turismo Sostenibile). Sono emersi quattro punti cardinali:

  • l’aspetto ontologico (capire cos’è la città ideale),
  • il metodo epistemologico (comprendere i valori della città ideale)
  • l’etica (riferita agli aspetti positivi per la collettività)
  • l’estetica (che va al di là della rappresentazione artistica fondendosi con il benessere della comunità).

L’iniziativa ha goduto del contributo di Società Archeologica Viterbese Pro Ferento ODV e del patrocinio di numerosi enti, tra cui: Italia Nostra APS, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune di Viterbo, Università degli Studi della Tuscia, La Sapienza Università di Roma, la Soprintendenza provincia di Viterbo ed Etruria meridionale, Museo Colle del Duomo, Diocesi di Viterbo, Biblioteca Consorziale di Viterbo, Anci Lazio e Federalberghi Viterbo.

Nuovi eventi in programma saranno consultabili a breve sul sito web dedicato

Related Posts