Con l’adesione del Comune di Pietrelcina al programma nazionale «piccole patrie» – ideato e promosso da simtur – iniziano i labtur: laboratori per lo sviluppo delle economie locali attraverso l’economia dei visitatori
A circa 12 chilometri da Benevento, su uno sperone roccioso che si affaccia sulla valle del Tammaro – che la Campania condivide con il Molise – si trova Pietrelcina: un borgo agricolo, di origine medievale, già menzionato dai cronisti del XII secolo perché coinvolta negli eventi che videro scontrarsi il papato, gli ultimi principi longobardi e i Normanni.
Il paese, tuttavia, è noto a livello mondiale per aver dato i natali nel 1887 a Francesco Forgione, ovvero Padre Pio, in seguito San Pio da Pietrelcina.
Connessi ai luoghi del santo, oltre il Convento dei frati Cappuccini e la casa natale, è interessante la Torretta, luogo di studio e di sofferenza per il frate, dove iniziò a scrivere il suo Epistolario e dove ebbe le prime visioni demoniache e celestiali. Completamente immerso nella natura è il sentiero che padre Pio e la sua famiglia usavano percorrere per raggiungere la masseria di proprietà, in località Piana Romana, dove trascorrevano lunghi periodi dedicandosi ai lavori rurali.
Queste le tre dimensioni più evidenti di Pietrelcina – la storia, la spiritualità e la ruralità – si incontrano proprio lungo la Via del Rosario: un sentiero di campagna che dal centro storico conduce a Piana Romana, lungo circa 3 km tra salite e ripide discese, che il Santo percorreva quasi tutti i giorni, in serena solitudine e recitando i Rosario. Il silenzio, la pace e la tranquillità fanno di questa stradina un vero “cammino spirituale”, che consente al visitatore di immergersi con il corpo e con la mente in una dimensione di liberazione e di pace interiore.
Tornando al centro antico, detto “Castello”, si ritrova ancora tutto il fascino dell’impianto medievale, con stradine strette, vicoli, case con scale esterne e piccole corti. Numerose sono le Chiese presenti, tra cui merita una speciale menzione la Chiesa di Sant’Anna, la più antica del paese, risalente al XII secolo.
Per chi ama passeggiare o mettersi in cammino verso destinazioni più o meno vicine, il Sannio e la Valle del Tammaro offrono infinite variazioni sul tema: dalla rete sentieristica e naturalistica ai tratturi della transumanza, che incrociano l’Appia antica e gli altri itinerari di storia, di cultura e di pellegrinaggio, da percorrere anche in bicicletta e a cavallo (quest’area dell’Appennino conserva una grande cultura della relazione con la natura, con la ruralità e con i cavalli).
Una dimensione dolce, di colline e vallate, che impreziosisce l’esperienza con straordinarie eccellenza agricole e della zootecnia. Si pensi allo straordinario Carciofo Pietrelcinese, ma anche ai vini sempre più apprezzati che si producono nell’area.
Un video per raccontare le dimensioni di Pietrelcina e della sua comunità
Iniziano i labtur: laboratori di partecipazione e animazione territoriale
A settembre 2025 si inizia il percorso di animazione territoriale e partecipazione attorno alla piattaforma “Enjoy Pietrelcina“, ecosistema digitale locale realizzato con il software localtourism.it. Due appuntamenti mirati a diffondere le opportunità generate dal Comune di Pietrelcina, volute in particolare dal sindaco Salvatore Mazzone e dell’assessore Domenico Rossi.
Gli appuntamenti sono aperti a tutta la cittadinanza, anche se in particolare sono rivolti ad agriturismo, aziende agricole, azienda vitivinicole, bar, bed & breakfast, pizzerie, caseifici e produzione formaggi, produttori di olio, ristoranti e ogni altra attività economica.